Il Master, il progetto
Master universitario di I livelloNell’ordinamento istituzionale e giuridico italiano il tema generale della partecipazione alla vita democratica, così come alla definizione e al governo delle politiche pubbliche, è ben radicato nei principi fondamentali definiti dalla Costituzione. Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, sta conoscendo una stagione di nuova e intensa attualità, non solo come principio e valore da perseguire per garantire la democrazia, ma sempre più anche come strumento indispensabile per massimizzare l’efficienza e l’efficacia delle politiche pubbliche.
Con l’inedita e crescente centralità della «partecipazione», riconosciuta al contempo come “valore” e come “strumento” attraverso il quale perseguire altri valori universalmente condivisi, si è notevolmente ampliato e diversificato il suo ambito semantico. La questione della frammentazione, tuttavia, non riguarda solo la molteplicità di accezioni con le quali si fa riferimento alle pratiche e ai processi partecipativi; investe anche la questione delle molteplici e accresciute competenze che concorrono alla definizione di tali pratiche e di tali processi. Competenze spesso settoriali e/o specialistiche, sicuramente utili al perseguimento degli obiettivi comuni, ma solo nella misura in cui condividano un linguaggio comune che discenda dall’unitarietà degli intenti perseguiti.
In questo quadro generale di sfondo, il master vuole rappresentare un’opportunità inedita per affrontare in modo sistemico, integrato e approfondito il tema della progettazione e gestione di politiche e processi partecipativi. In particolare, il master muove da tre obiettivi:
- il primo investe la dimensione semantica, ovvero la delimitazione degli ambiti in cui il concetto di “partecipazione”, declinato sia in termini valoriali che operativo-strumentali, si applica correttamente, alla luce di una tradizione ampiamente consolidata e di un’evoluzione multidisciplinare ed esperenziale significativa, che tuttavia non possono lasciare spazio a improvvisazione e/o indeterminatezza;
- il secondo riguarda l’intento di configurarsi come scuola di alta formazione, così da garantire la migliore specializzazione rispetto a ciascuno dei molteplici ed eterogenei ambiti settoriali nei quali le politiche e i processi partecipativi assumono rilevanza;
- il terzo riguarda la multidimensionalità degli approcci; pur configurandosi come momento di alta specializzazione formativa per ciascuno dei saperi coinvolti, il master promuove anche la consapevolezza circa la poliedricità e complementarità dei diversi saperi necessari alla progettazione e gestione delle varie politiche e dei relativi processi basati sulla partecipazione.
Il master si rivolge dunque a tutti coloro che sono interessati a specializzarsi nei diversi ambiti disciplinari e professionali che contemplano le pratiche partecipative e che nel contempo desiderano acquisire le competenze trasversali necessarie alla riuscita di tali pratiche; si rivolge a chi ritiene che progettazione e gestione non possano essere affrontati in modo disgiunto, e che ugualmente integrate debbano essere le politiche e le pratiche partecipative. Pensato come moderno Bauhaus delle scienze politiche e sociali, giuridiche e della città, si rivolge a chi, impiegato (o aspirante tale) nella pubblica amministrazione, nelle istituzioni pubbliche e private, nel terzo settore, nel mondo della professione o nell’associazionismo, voglia perfezionare il proprio know-how conoscitivo ed empirico in relazione alle potenzialità della partecipazione. Per questo, pur rivolgendosi in primo luogo a coloro che si sono formati nelle scuole di Scienze politiche e sociali, di Giurisprudenza, di Architettura e di Urbanistica, di Economia, resta aperto ai portatori dei molti altri saperi che concorrono alla realizzazione e diffusione di processi e politiche partecipate e partecipative.
È strutturato in modo da consentire la frequenza a chi è occupato, concentrando gran parte dell’attività nei week-end (venerdì pomeriggio e sabato), con la possibilità di seguire in remoto la maggioranza delle attività. Sono previsti inoltre diversi workshop, anche sul campo.
Gli enti e le istituzioni interessate a ospitare il progetto di stage sono numerosi; tuttavia ciascun partecipante avrà la possibilità di definire un proprio progetto di stage e di elaborato finale, presso altri soggetti interessati a convenzionarsi, su specifici progetti pertinenti.
Motivandone la ragione, è anche possibile che l’intero corso possa essere seguito on-line.
Stage/Tirocinio (250 ore) / Prova Finale (150 ore)
Le opportunità
Gli sbocchi professionaliIl Master mira a formare professionalità in grado di progettare e gestire percorsi di partecipazione innovativi nell’ambito delle politiche pubbliche, dalle fasi decisionali a quelle attuative e valutative.
Gli sbocchi professionali sono sia nelle amministrazioni pubbliche sia nel privato sociale e nelle imprese. In particolare, il Master forma competenze spendibili tanto all’interno del settore pubblico (funzione di consulenza agli organi di indirizzo politico per la costruzione di processi decisionali inclusivi, creazione di uffici e figure specializzate, attivazione e sviluppo di politiche sociali e di rigenerazione urbana e d’area vasta), che nel settore del privato sociale, dell’associazionismo e delle imprese (governance inclusiva, interlocuzione con i soggetti istituzionali, sviluppo di progettualità su base locale), che, ancora nel mercato dei servizi qualificati di consulenza (facilitatori ed esperti di progettazione partecipata in campo economico, culturale, ambientale, turistico, urbanistico e territoriale.
Il Master si rivolge sia a chi è già inserito in contesti lavorativi, pubblici e privati, sia a chi intende dotarsi di specifiche competenze innovative al fine di migliorare la capacità di inserimento nel mondo del lavoro, proponendosi come interlocutore portatore di elevato know-how trasversale specialistico.